Über das Buch
…e sei! Comincio questa introduzione nello stesso modo: con il numero di edizioni del 777 Adriatico Orientale (la prima è stata nel giugno del 2002).
Anche stavolta abbiamo introdotto una grande novità: la descrizione della costa con le mappe e i piani nautici non si ferma più alla Bojana, il fiume che separa Montenegro da Albania, ma arriva fino a Butrinto cioè al confine settentrionale della Grecia. In una sola pubblicazione potete avere adesso tutto quello che vi serve per navigare da Trieste fino a Corfù.
La descrizione delle coste dell’Albania è di Dario Silvestro che ha passato tre anni sul posto perlustrando ogni anfratto con la sua barca.
Il risultato delle osservazioni di Dario, che molti avranno potuto già apprezzare nella vecchia edizione in bianco e nero del 777 Albania, è straordinario. Non solo ha rilevato tutti i dati necessari per trovare approdi e ancoraggi in uno degli ultimi paradisi incontaminati del Mediterraneo, ma ha anche rilevato le differenze e gli aggiornamenti indispensabili per navigare in questa zona che non sono disponibili sulle carte nautiche ufficiali tutte molto datate.
Per quanto riguarda Istria e Dalmazia sono stati inseriti molti nuovi piani e la maggior parte di quelli esistenti è stata cambiata in modo da rendere più evidenti i particolari e quindi essere ancora più comoda e pratica la lettura.
Per questa edizione ancora più che per le precedenti abbiamo utilizzato moltissime segnalazioni giunte da voi diportisti: per questo abbiamo creato su facebook un gruppo “777 porti e ancoraggi”, in modo da rendere sempre più agevole ed efficiente lo scambio di informazioni e novità fra i navigatori.
La rilegatura è in brossura cucita e questo, oltre ad essere necessario per l’aumento del numero di pagine, fa diventare il libro più robusto e resistente senza alterarne la comodità di consultazione e la leggibilità. Per la copertina abbiamo deciso di adottare un nuovo colore in modo che sia facilmente distinguibile dalle vecchie edizioni e abbiamo mantenuto, assieme alle bandiere dei diversi paesi (Slovenia, Croazia, Montenegro e Albania), gli stemmi storici dell’Adriatico orientale. Per primi i Tre Leopardi della Dalmazia poi lo Scudo bianco e azzurro della Repubblica di Ragusa, il Leone di Venezia, l’Aquila di Fiume e la Capra istriana.
Come già notavo la volta precedente, qualcuno potrà obbiettare che Venezia non è nell’Adriatico orientale ma come, giustamente, osserva Predrag Matvejevic: “Le nostre storie sono lì, intrecciate, Venezia non ne può essere cancellata”.
Oggi più che mai ci sarebbe bisogno di qualcuno che raccogliesse l’eredità di Venezia e di Ragusa e della loro straordinaria capacità di mettere insieme il meglio di tutti senza per questo rinunciare alla propria libertà e singolarità.
Vi debbo, come sempre, ringraziare per la vostra collaborazione e per il sostegno che i vostri apprezzamenti ci danno.
Piero Magnabosco